Nonostante il laboratorio didattico non sia ancora completamente allestito sono iniziate già alcune sessioni di sperimentazione. In partcolare è avvenuta una sperimentazione sul motion capture. Il motion Capture è un sistema che permette di registrare i movimenti del corpo umano nello spazio tridimensionale per creare un animazione. Tale animazione può essere poi utilizzata in un secondo momento per muovere attori virtuali all’interno di videogame, film, ecc. Esistono diversi approcci alla cattura del movimento: tracciatura con marcatori, senza marcatori, con dispositivi ad infrarossi, con sensori applicati sul soggetto ecc. In questa sessione abbiamo sperimentato la tracciatura senza marcatori registrando il soggetto con quattro videocamere contemporaneamente.
Taratura
La ripresa del soggetto con più camere richiede un certo lavoro preliminare di taratura. Bisogna istruire il sistema su come sono disposti i vari punti di visione e quanto è grande lo spazio di azione,. Questo lo si fa tramite un marcatore luminoso, in questo modo il sistema può posizionare le camere virtuali in corrispondenza di quelle reali all’interno della simulazione e può calcolare dove si trova il pavimento. La precisione di questa operazione pregiudica la buona riuscita di tutto il procedimento successivo. Trattandosi di un tipo di tracciatura che non prevede il posizionamento di particolari marcatori sul sul soggetto, è di vitale importanza che questo sia abbigliato in maniera adeguata altrimenti il sistema avrà difficoltà a riconoscere le varie parti del corpo e a muovere di conseguenza lo scheletro virtuale con precisione. I due “gelati” che Davide regge in mano sono due Sony PlayStation Move che servono per catturare i movimenti di polsi che altrimenti rimarrebbero invisibili. Con un ulteriore dispositivo, di cui al momento non disponiamo, contiamo di tracciare anche i movimenti della testa a breve.
Risultato finale
Qui sotto la fase di ripresa, dove Davide compie alcuni movimenti atti a stressare il software di tracciatura, infatti gli arti che si incrociano e la figura che ruota su se stessa potrebbero mettere in difficoltà il programma di analisi, confrontata con il risultato finale.